Educazione cane – Metodo educativo, quale scegliere?

Educare un cane, metodo educativo

Educazione cane: Quale metodo educativo scegliere? Ma, ne esiste più di uno?

Ci vuole polso, severità, dimostrare di essere IL capo, la pacca che tanto non fa male o peggio. No, no questo approccio non fa per me.
Dall’altra parte, non avrei voluto neanche un cane del tutto indisciplinato. Che fare? Piuttosto non lo avrei preso. D’altronde si sa, chi nasce tondo…

Succede però che io legga il libro di Jan Fennel “ascolta il tuo cane” e intanto scopro che il linguaggio naturale del cane è quello del corpo, e non verbale come il nostro, secondo un codice comportamentale che attribuisce i ruoli sociali ai vari soggetti appartenenti al branco. E scopro anche che, secondo le osservazioni di Jan Fennel, premiando i comportamenti positivi, il cane è più propenso ad imparare. Ecco, ho scelto il metodo del rinforzo positivo.

E così inizio il percorso educativo con Spock secondo le indicazioni comportamentali suggerite da Jan Fennel. Con la maggior parte di questi suggerimenti ho ottenuto il riscontro sperato con altri invece meno. Per esempio, il “pasto rituale” era fonte di confusione per il mio cane e così non l’ho più messo in pratica.

Un giorno, partecipiamo ad un seminario “Giornata cuccioli” organizzato dal nostro allevamento di provenienza “Nice Temptation” e li conosciamo la mitica Francesca Mattesini (Istruttore cinofilo riabilitatore del comportamento del cane).
È stata una giornata molto interessante e ricca di spunti e rivelazioni. E forse per la prima volta mi sono confrontata veramente con il termine “educare”.
Educare il cane affinchè acquisisca delle competenze emotive, cognitive e comportamentali che gli permettano di scegliere autonomamente il modo di agire nei vari contesti.

Far conoscere al cane vari ambienti, esperienze nuove, persone, suoi simili e non fare il solito giro. Osservare eventuali stati d’animo che ne derivano, come la paura verso qualche oggetto sconosciuto o l’eccitazione per qualcosa di ambito. Gestire insieme questi stati emozionali per insegnare al cane la calma, la capacità di valutare le varie situazioni per poter affrontare il mondo che lo circonda.

Questa visione mi ha aperto una prospettiva completamente diversa che mi ha anche facilitato il rapporto con Spock, al quale non è mai piaciuto fare degli esercizi ripetitivi fini a se stessi.

Trovo che il tema dell’educazione sia davvero vasto, affascinante e degno di approfondimenti continui. Costruire, tassello dopo tassello, insieme al nostro peloso, un percorso adeguato, nel pieno rispetto dell’uno verso l’altro per una felice convivenza.

Cinzia Bellini.

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